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Codice della Strada, la novità che sta sollevando polemiche, costa 2 mila euro: mazzata per gli automobilisti

Il nuovo Codice della Strada ha portato sanzioni più severe e controlli più serrati: sta per arrivare un’altra novità, costa 2 mila euro.

Il nuovo Codice della Strada, entrato in vigore lo scorso dicembre, ha provocato grandi preoccupazioni in tutti gli automobilisti, i quali si sono visti arrivare, improvvisamente, sanzioni più severe rispetto al passato e controlli stradali più serrati. Le nuove normative italiane ed europee hanno creato il panico: le multe sono salatissime e la patente può essere sospesa per diverse settimane.

Polizia Municipale ferma automobilisti per i controlli – Karmek.it

Già viviamo in una società in piena crisi economica, dobbiamo fare i conti con un’inflazione galoppante e con il caro vita soffocante, in tutto ciò si vanno ad aggiungere le nuove restrizioni imposte dalle modifiche sul Codice della Strada. E non è tutto, perché dalla prossima estate arriverà una novità che sta già creando molteplici polemiche: alcuni automobilisti saranno obbligati a sborsare 2 mila euro. Una mazzata!

Il dispositivo da installare in auto, costa 2 mila euro: chi dovrà farlo e perché suscita tante polemiche

Caro vita, inflazione alle stelle, costo del carburante in aumento, così come le assicurazioni dell’auto. La vita è sempre più cara, e l’incerta situazione economica si riflette sulla quotidianità delle famiglie. Guidare un’automobile, poi, ormai comporta costi triplicati rispetto a pochi anni fa. Mantenere una vettura comporta esborsi enormi, e sempre più persone decidono di spostarsi con i mezzi pubblici, rinunciando al mezzo personale.

Il crollo delle vendite delle auto è sotto gli occhi di tutti, una crisi nel settore mai avuta in precedenza e che ormai va avanti da alcuni anni. Le automobili, anche le più comuni e piccoline, costano tantissimo, cifre folli per le famiglie, e sono sempre più elevati anche i costi di manutenzione. Le nuove misure previste dal Codice della Strada, inoltre, potrebbero rappresentare una vera mazzata per milioni di automobilisti.

Posto di blocco dei Carabinieri – Karmek.it

Tra sospensione e rinnovo della patente, multe salatissime e obbligo di certificazione se si utilizza l’auto intestata a un’altra persona, anche se si guida l’auto dei propri genitori e del proprio partner, dalla prossima estate sarà introdotta una nuova importante misura: si tratta dell’obbligo di installazione dell’alcolock, il dispositivo anti-alcol collegato direttamente al sistema di accensione delle vettura. Chi dovrà installarlo?

Installazione dell’alcolock, il dispositivo collegato al sistema di accensione dell’auto: costa 2 mila euro

Dopo anni di sperimentazione, l’alcolock ora è stato approvato dalla Comunità Europa come misura obbligatoria per i trasgressori. Questo dispositivo rileva il tasso alcolemico dell’automobilista, attraverso il boccaglio nel quale soffiare. Se si superano i limiti imposti, non si può accendere l’automobile, e quindi non si può guidare in stato di ebrezza. Una misura intelligente per garantire la sicurezza stradale, ma che comporta alcune conseguenze economiche.

Automobilista si sottopone ad alcoltest – Karmek.it

Installare l’alcolock costa circa 2 mila euro, la cifra sarà a carico dell’automobilista. Dunque, chi sarà pizzicato alla guida ubriaco, sarà multato, gli verrà sospesa la patente e, in caso di recidiva, dovrà installare questo dispositivo, spendendo ulteriore denaro. Una misura che sta facendo discutere, studiata però per dare maggiore sicurezza in strada, per tutti, compreso l’automobilista trasgressore.

L’obiettivo è quello di contrastare gli incidenti stradali, ancora troppo elevati sul nostro territorio. Secondo la direttiva europea, tutte le nuove vetture commercializzate da quest’anno devono avere il dispositivo già installato, ma il Governo sta pensando di estendere l’obbligo a tutte le auto in circolazione, a partire dalla prossima estate, iniziando da alcune categorie specifiche, come i recidivi e i neopatentati. Saremo tutti quanti chiamati a una esosa spesa ulteriore?

Andrea Cerasi

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