Situazione multe autovelox, la faccenda si è fatta decisamente antipatica ed il decreto Salvini fa arrabbiare tantissimi automobilisti che ora dovranno pagare.
Multe autovelox, da giorni si sta parlando di quanto accaduto con i dispositivi coinvolti nel cosiddetto decreto Salvini. E la polemica non accenna a placarsi, perché qualunque siano le decisioni prese, a pagare saranno i cittadini che hanno ricevuto delle ingiunzioni di pagamento per eccesso di velocità. Ma che hanno inoltrato ricorso per contestare la legittimità dei macchinari utilizzati da varie amministrazioni comunali. Molte multe per autovelox sono infatti oggetto di contestazioni, e si parla di moltissime procedure in tal senso.

Nella stragrande maggioranza dei casi, i cittadini ritengono però che le sanzioni ricevute siano state oltremodo severe e si appellano a ciò che si sente spesso dire. Ovvero che le multe comminate dagli autovelox siano solo un modo, per diverse amministrazioni, di fare dei soldi facili giocando sulla eccessiva severità. E per altri automobilisti le multe degli autovelox non sarebbero valide in quanto gli stessi dispositivi non risulterebbero omologati, finendo con il dovere essere considerati quindi fuori legge. E con essi pure le sanzioni emesse. Fatto sta che ora è caos anche con il decreto Salvini.
Quando entra in vigore la sanatoria Salvini?
Decreto Salvini che constava in origine nel volere rendere omologati gli autovelox d’ufficio, quando approvati dopo il 13 giugno 2017. Ma il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti aveva deciso di fermare tutto quanto in via provvisoria, allo scopo di compiere degli approfondimenti ritenuti necessari.
Il decreto Salvini doveva rendere idonei a tutti gli effetti gli autovelox più moderni, installati di fatto dopo la data sopra indicata del 13 giugno 2017. Alla vicenda si era interessata anche l’Unione Europea, la quale aveva sollecitato l’Italia a prendere al più presto una posizione giungendo ad una soluzione per fare fronte al caos ed ai tanti ricorsi del caso.

Alla fine, la omologazione d’ufficio automatica sarà realtà, per quella che si tratta a tutti gli effetti di una sanatoria. Il provvedimento verrà inserito all’interno della Gazzetta ufficiale il prossimo 24 giugno e diventerà effettivo a partire dal prossimo mese di luglio.
Come è stato risolto il problema
L’obiettivo di questa riforma è proprio quello di dare un freno ai ricorsi, presenti in numero gigantesco, da quanto si apprende. Proprio i ricorsi sia in essere che futuri saranno destinati a non avere successo. Il Ministero giustifica tale scelta con la necessità di dovere dare continuità alla riforma dello scorso dicembre, che aveva visto il debutto, a partire dal giorno 14, del nuovo Codice della Strada.
Fugare ogni dubbio sulla effettiva legittimità degli autovelox ha sia lo scopo di mettere la parola fine al caos ricorsi che di garantire ulteriore sicurezza sulle strade. Visto che proprio gli autovelox hanno prima di tutto il compito di scoraggiare eventuali comportamenti imprudenti alla guida legati all’alta velocità.

Fatto sta che questa soluzione non piace alle associazioni dei consumatori, perché l’idea che alcune amministrazioni comunali possano fare cassa fin troppo facilmente approfittando degli autovelox non potrà toglierla alcun decreto. E sulle multe sembrava che le cose dovessero andare diversamente solo poche settimane fa.