Scopriamo quando saranno erogati gli importi dell’Assegno Unico di aprile: il calendario dei pagamenti INPS di questo mese.
Confermato anche per il 2025, l’Assegno Unico e Universale ormai rappresenta una sicurezza economica per tantissime famiglie con figli a carico, una misura finanziaria importantissima per il sostentamento delle giovani famiglie. Se a causa di alcuni intoppi burocratici, l’assegno dello scorso mese di marzo è arrivato con qualche giorno di ritardo, dal mese corrente si torna alla normalità.

In generale, l’Assegno Unico e Universale viene erogato alle famiglie tra il 18 e il 20 di ogni mese. Diverse invece le date per chi lo richiede per la prima volta o per chi ha modificato il proprio stato di famiglia, aggiornando quindi anche il reddito ISEE. Per questi, dunque, l’erogazione del bonus è prevista con qualche giorno di ritardo rispetto all’effettiva distribuzione dell’Assegno.
Assegno Unico e Universale, periodo di transizione fino a giugno: il calendario dei pagamenti
Entro il 28 febbraio di ogni anno andrebbe aggiornato il proprio reddito ISEE per poter usufruire completamente di tutti i bonus messi in campo dal Governo, ricevendo quindi bonus adeguati alla propria condizione economica. Se l’ISEE non viene aggiornato, la prestazione erogata dall’INPS è quella minima, ossia di 57,5 euro mensili, a fronte di un massimo di 201 euro mensili.
Tuttavia, per i ritardatari, c’è tempo fino al 30 giugno per poter adeguare il proprio ISEE, chiedendo poi gli arretrati. Entro il 30 giugno occorre presentare la DSU, ossia la Dichiarazione Sostitutiva Unica, in grado di aggiornare e adeguare le somme del bonus all’effettivo reddito ISEE, potendo richiedere gli arretrati a partire dal mese di marzo. Tra l’altro, da questo mese, l’Assegno Unico verrà aumentato per via dell’adeguamento all’inflazione, dunque il prossimo assegno sarà leggermente maggiore.

Oltre all’adeguamento, che comporterà giusto qualche euro in più ogni mese, le famiglie beneficiarie dell’Assegno Unico e Universale possono ottenere delle maggiorazioni, le quali variano in base a diversi fattori e a diversi requisiti. Le maggiorazioni previste sono del 50% in più per figli con età inferiore a un anno, del 50% per le famiglie con tre figli e con ISEE inferiore al massimo (45.939 euro), e 150 euro per le famiglie con 4 o più figli.
Gli importi dell’Assegno Unico, l’adeguamento al costo della vita e tutte le maggiorazioni previste
Sono già scattati gli adeguamenti al costo della vita e recuperati con l’Assegno di marzo, in alcuni casi, però, gli arretrati saranno erogati insieme all’assegno del mese di aprile, pari a una maggiorazione dello 0,8%. Le maggiorazioni massime sono previste per le famiglie con ISEE inferiore ai 17.227,33 euro. Le maggiorazioni minime per le famiglie con ISEE inferiore ai 45.939,56 euro.
Ma non solo, perché il calcolo delle maggiorazioni dipende anche dallo stato di salute del figlio a carico: 120,6 euro per figli con età inferiore ai 21 anni e non autosufficienti. 109,1 euro per figli con età inferiore ai 21 anni e affetti da grave disabilità. 97,7 euro per figli con meno di 21 anni e con disabilità media.

Tra le maggiorazioni è previsto un bonus secondo, determinato dal reddito, e che arriva a un massimo di 34,4 euro. Per le famiglie con tre o più figli è prevista una ulteriore maggiorazione di 23 euro. E poi esiste la maggiorazione transitoria, una compensazione su base mensile degli importi perduti nei mesi passati e per famiglie con ISEE non superiore ai 25 mila euro.
Per ogni figlio con meno di un anno l’importo dell’Assegno è calcolato al 50% fino al compimento del primo anno di vita, mentre le famiglie con ISEE fino a 45.939,56 euro e con almeno tre figli, l’importo dell’Assegno è calcolato in base alla fascia di età compresa tra 1 e 3 anni, con incremento del 50%. Infine, le famiglie con almeno 4 figli a carico riceveranno una maggiorazione di 150 euro.