Se ne parla da tempo anche se nessuno ha mai ufficializzato: ora finalmente è stato chiarito quando aumenterà l’età pensionabile nel nostro Paese.
Le pensioni ormai più che un nodo da sciogliere sono un problema con cui convivere e imparare a destreggiarsi senza farsi sommergere dall’acqua che dalla gola ci mette un attimo ad arrivare agli occhi. Tra rivalutazioni sempre più basse e requisiti che cambiano di anno in anno, la maggior parte di noi ha più dubbi che certezze.
Il Governo di Giorgia Meloni, con la nuova manovra di Bilancio, non ha introdotto nuove misure di pensione anticipata ma non ne ha neppure cancellate e questo, tutto sommato, è un buon segnale: non si possono agevolare troppe uscite anticipate di massa dai luoghi di lavoro ma non viene nemmeno messo un blocco. Al più vengono dati incentivi per continuare a lavorare come il famoso bonus Maroni.
E che dire della legge Fornero? Abolirla, per il momento, come l’Esecutivo ha ribadito più volte, non era possibile: sarebbe stato un azzardo troppo grosso per le casse dello Stato. I requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia sono rimasti gli stessi del 2024 e del 2023. Eppure c’è già una data: la data in cui l’età per smettere di lavorare aumenterà. E non si tratta di ipotesi campate in aria ma di dati ufficiali.
Se dover arrivare a 67 anni per poter dire definitivamente addio al lavoro ti pare troppo, sappi che prima di quanto credi 67 anni non saranno più sufficienti. Nonostante dal Governo non siano ancora arrivate conferme ufficiali ormai i dati Istat parlano chiaro: l’età pensionabile dovrà per forza aumentare.
Se vogliamo che le casse dell’Inps non crollino come un castello di carte dobbiamo accettare – seppur molto obtorto collo – che l’età pensionabile aumenti. A dirlo è l’Istat. L’aspettativa di vita media continua a crescere in Italia e questo vuol dire solo una cosa: l’Inps si troverà ad erogare assegni per un numero sempre più alto di anni in un Paese in cui le nascite continuano a diminuire e i giovani continuano a trasferirsi all’estero.
Anche se il Governo, per il 2025 e il 2026, non ha voluto modificare nulla, dal 2027 un piccolo aumento è molto probabile che arrivi. Stando alle stime dell’Istat nel 2027 l’età pensionabile potrebbe salire a 67 anni e 3 mesi. Beh tre mesi, tutto sommato, non fanno molta differenza. Già ma bisogna pensare sul lungo termine.
Se la durata media della vita continuerà a crescere a questo ritmo – ed è probabile che sarà così visti i progressi della medicina e la migliore nutrizione delle persone – e se le nascite non torneranno a salire, arriverà il momento in cui dovremo attendere almeno fino a 70 anni per accedere alla pensione di vecchiaia.
Quando sarà questo momento? Sempre secondo i calcoli dell’Istat nel 2067 sarà inevitabile, se continuiamo di questo passo, andare in pensione minimo a 70 anni. E aumenteranno anche gli anni di contributi necessari per l’accesso alla pensione anticipata ordinaria. Dal Governo Meloni per ora non è arrivata nessuna conferma tuttavia le leggi attualmente in vigore in materia previdenziale prevedono questi scatti e i calcoli dell’Istat sono affidabili.
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