Ora è finalmente possibile avvertire meno il peso delle spese previste per l’asilo nido scaricando l’importo dalle tasse, ecco come fare.
Le spese che ogni famiglia si trova a dover gestire sono purtroppo tante e possono portare a generare non poche difficoltà a causa dell’aumento del costo della vita che ha toccato praticamente tutti i settori. Non arrivare con l’acqua alla gola alla fine del mese è quasi impossibile, anche per chi ha un lavoro sicuro e prova a fare sacrifici, soprattutto perché ci sono voci che non possono essere tagliate, come l’asilo nido.

Far frequentare ai propri bambini la scuola sin da quando sono piccolissimi è un’esigenza che non nasce solo dal desiderio di aiutarli a socializzare, ma può rivelarsi una vera necessità se non si hanno nonni a cui poterli affidare. Portare avanti questa scelta può essere però davvero pesante sul piano economico anche se si decide di puntare su un istituto pubblico, per questo non può che rappresentare una boccata d’ossigno l’idea di rientrare almeno in parte dai costi grazie alle tasse.
Come recuperare le spese per l’asilo nido: tutte le istruzioni
Avere la possibilità di rientrare almeno parzialmente da alcune spese che siamo chiamati a sostenere può essere davvero comodo, specialmente se si tratta di qualcosa che è imprescindibile come i costi previsti per l’asilo nido. Questo sarà possibile quando si presenterà il proprio 730, come sempre intorno alla primavera, dove si avrà diritto a una detrazione del 19%.
Per poter rientrare tra i beneficiari devono verificarsi alcuni requisiti ben precisi. La spesa massima prevista è pari a 632 euro (per la scuola materna e superiore si arriva a 800 euro per ogni figlio), con la possibilità quindi di ricevere un rimborso che può arrivare fino a 120 euro. In genere non è necessario dover fare molta fatica per dimostrare i conti, visto che i modello precompilato semplifica le cose (i dati vengono trasmessi dall’istituto all’Agenzia delle Entrate), ma è sempre bene fare una verifica per avere la garanzia che tutto sia corretto. Non ci sono preclusioni se si ha più di un figlio che frequenta l’asilo nido, in questo caso il limite di 632 euro andrà raddoppiato o triplicato a seconda del numero di bimbi.

Attenzione, però, la detrazione fiscale del 19% non può essere cumulata per le spese rimborsate nel corso dell’anno (2024) dal datore di lavoro in sostituzione delle retribuzioni premiali e per quanto previsto per il bonus nido. Non si tratta comunque di una misura che appesantisce troppo le famiglie, la detrazione per le spese di asilo nido, a livello economico, conviene solo a chi non rientra, per qualsiasi motivo, nel diritto al bonus.
Se si vuole comunque sfruttare il Modello 730 per detrarre le spese per l’asilo nido è necessario sapere come agire per evitare problemi. Ora è concesso farlo per tutte le spese sostenute nel corso del 2024, anche se relative a rette di competenza dell’anno passato. A questo si aggiunge la necessità che si tratti di iscrizione al nido di figli di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni, senza distinzione tra asili nido pubblici o privati. E’ importante conservare i documenti, quali fatture, bollettini postali o bancari, ricevute e quietanze di pagamento. Questi non dovranno essere allegati alla dichiarazione dei redditi, ma semplicemente mostrati all’Agenzia delle Entrate se dovesse esserci un accertamento.