Ti sei accorto che il datore di lavoro non ti ha versato i contributi? C’è un modo che ti aiuterà. Andiamo a vedere insieme come fare.
Ti manca poco alla pensione ma ti sei accorto che il datore di lavoro, per il quale lavori da anni, non ti ha versato i contributi? Il rischio è che il lavoratore non accumulerà i contributi necessari per il calcolo della pensione.
Al momento del pensionamento, inoltre, l’importo della pensione potrebbe essere inferiore rispetto a quello che sarebbe stato, o potrebbe anche non esserci diritto a una pensione se i contributi sono completamente assenti. Ora però c’è una nuova regola che va incontro al lavoratore: ce lo spiega direttamente l’Inps con una nuova circolare.
Ma in cosa consiste la nuova regola introdotta con il Decreto lavoro? È quello che andremo a scoprire tra non molto, continuando a leggere questo articolo.
Si lavora per anni in un’azienda, si pensa che sia tutto a posto a livello di contributi, ma al momento della pensione si scopre che in realtà non è così. Il datore di lavoro non ti ha versato alcuni contributi e per questo si rischia di non prendere il dovuto alla pensione o addirittura si rischia di non andare proprio in pensione. In questo caso, però, c’è una nuova regola che potrebbe davvero esserti d’aiuto.
Come riporta anche angelogrecoofficial sulla sua pagina di Instagram c’è una nuova regola che è stata introdotta con il Decreto Lavoro. Ecco cosa dice “a decorrere dall’entrata in vigore della legge n. 203 del 2024 (12 gennaio 2025) – come spiega l’Inps – si introduce un nuovo diritto, spettante esclusivamente al lavoratore e ai propri superstiti, di chiedere la costituzione della rendita vitalizia, con onere interamente a proprio carico, per i contributi omessi dai datori di lavoro e prescritti”.
La mancata contribuzione ha serie implicazioni sia per il lavoratore che per il datore di lavoro. È importante che il lavoratore agisca prontamente per tutelare i propri diritti e per cercare di risolvere la situazione con l’aiuto delle autorità competenti.
È molto importante quindi evitare che la situazione si complichi ulteriormente. Per questo motivo bisogna controllare sempre l’estratto conto contributivo sul sito dell’INPS, accedendo con le credenziali SPID o PIN.
Bisogna anche controllare la busta paga che dovrebbe fornire informazioni sui contributi versati. In ogni busta paga, infatti, devono essere indicati i contributi previdenziali versati per il lavoratore, sia quelli a carico del dipendente che quelli a carico del datore di lavoro. Se questi importi risultano errati o assenti, è necessario chiedere chiarimenti al datore di lavoro.
I contributi previdenziali sono una delle fondamenta della sicurezza sociale di un lavoratore, e la loro mancata contribuzione può avere ripercussioni gravi a lungo termine. Se vi siete accorti che i conti non tornano, allora è molto importante agire tempestivamente, cercando prima di risolvere la situazione in modo amichevole.
Infondo, il sistema previdenziale è pensato per garantire sicurezza, ma spetta a ciascun lavoratore fare in modo che questi diritti siano rispettati.
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