“Sono rovinato”: ho scoperto che i datori di lavoro non mi hanno versato i contributi, ma l’Inps mi ha dato una bella notizia

Ti sei accorto che il datore di lavoro non ti ha versato i contributi? C’è un modo che ti aiuterà. Andiamo a vedere insieme come fare.

Ti manca poco alla pensione ma ti sei accorto che il datore di lavoro, per il quale lavori da anni, non ti ha versato i contributi? Il rischio è che il lavoratore non accumulerà i contributi necessari per il calcolo della pensione.

lente di ingrandimento inquadra scritta inps
I datori di lavoro non mi hanno versato i contributi, ma l’Inps mi ha dato una bella notizia – Karmek.it

Al momento del pensionamento, inoltre, l’importo della pensione potrebbe essere inferiore rispetto a quello che sarebbe stato, o potrebbe anche non esserci diritto a una pensione se i contributi sono completamente assenti. Ora però c’è una nuova regola che va incontro al lavoratore: ce lo spiega direttamente l’Inps con una nuova circolare.

Ma in cosa consiste la nuova regola introdotta con il Decreto lavoro? È quello che andremo a scoprire tra non molto, continuando a leggere questo articolo.

Il datore di lavoro non ti ha versato i contributi? Ecco come fare

Si lavora per anni in un’azienda, si pensa che sia tutto a posto a livello di contributi, ma al momento della pensione si scopre che in realtà non è così. Il datore di lavoro non ti ha versato alcuni contributi e per questo si rischia di non prendere il dovuto alla pensione o addirittura si rischia di non andare proprio in pensione. In questo caso, però, c’è una nuova regola che potrebbe davvero esserti d’aiuto.

persone che lavoro e un cerchio con punti interrogativi dentro
Il datore di lavoro non ti ha versato i contributi? Ecco come fare – Karmek.it

Come riporta anche angelogrecoofficial sulla sua pagina di Instagram c’è una nuova regola che è stata introdotta con il Decreto Lavoro. Ecco cosa dice “a decorrere dall’entrata in vigore della legge n. 203 del 2024 (12 gennaio 2025) – come spiega l’Inps – si introduce un nuovo diritto, spettante esclusivamente al lavoratore e ai propri superstiti, di chiedere la costituzione della rendita vitalizia, con onere interamente a proprio carico, per i contributi omessi dai datori di lavoro e prescritti”.

La mancata contribuzione ha serie implicazioni sia per il lavoratore che per il datore di lavoro. È importante che il lavoratore agisca prontamente per tutelare i propri diritti e per cercare di risolvere la situazione con l’aiuto delle autorità competenti.

È molto importante quindi evitare che la situazione si complichi ulteriormente. Per questo motivo bisogna controllare sempre l’estratto conto contributivo sul sito dell’INPS, accedendo con le credenziali SPID o PIN.

Bisogna anche controllare la busta paga che dovrebbe fornire informazioni sui contributi versati. In ogni busta paga, infatti, devono essere indicati i contributi previdenziali versati per il lavoratore, sia quelli a carico del dipendente che quelli a carico del datore di lavoro. Se questi importi risultano errati o assenti, è necessario chiedere chiarimenti al datore di lavoro.

I contributi previdenziali sono una delle fondamenta della sicurezza sociale di un lavoratore, e la loro mancata contribuzione può avere ripercussioni gravi a lungo termine. Se vi siete accorti che i conti non tornano, allora è molto importante agire tempestivamente, cercando prima di risolvere la situazione in modo amichevole.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Angelo Greco (@angelogrecoofficial)

Infondo, il sistema previdenziale è pensato per garantire sicurezza, ma spetta a ciascun lavoratore fare in modo che questi diritti siano rispettati.

Gestione cookie