Chi ha intenzione di installare un impianto fotovoltaico per ridurre i consumi deve conoscere la (brutta) novità in arrivo a maggio.
Prima di scegliere l’impianto fotovoltaico da installare sul tetto di casa al fine di autoprodurre energia e risparmiare sulle bollette bisogna fare una serie di considerazioni che tengano conto di precisi elementi.
Esistono diversi tipi di impianti fotovoltaici, a isola e connessi alla rete. Per scegliere quello giusto bisogna considerare la quantità di energia consumata normalmente, lo stile di vita della propria famiglia, le caratteristiche dello spazio a disposizione per l’installazione e l’investimento. Acquistare e installare il fotovoltaico richiede un impegno economico oneroso anche se negli ultimi tempi grazie all’introduzione di nuove tecnologie e al miglioramento delle prestazioni i costi si sono ridotti.
In generale, la spesa media per kWp di potenza installata è compresa tra 1.500 e 2.400 euro. La cifra esatta dipenderà dalla qualità dei materiali, dalla tecnologia scelta, dalle dimensioni dell’impianto fotovoltaico. In più bisogna aggiungere le spese extra legate al metodo di installazione, alla distanza dalla rete elettrica, ai costi amministrativi e alla manutenzione dei pannelli solari. Tanti fattori che insieme fanno uscire fuori una somma piuttosto alta da pagare. Fortunatamente l’impegno economico si può ridurre grazie ad agevolazioni e incentivi che rendono l’investimento più accessibile.
Gli impianti fotovoltaici che entreranno in esercizio dopo il 29 maggio 2025 non potranno più utilizzare lo scambio sul posto ma dovranno adottare il ritiro dedicato. Cosa significa? Lo scambio sul posto consente una compensazione economica per l’energia elettrica scambiata virtualmente con la rete. Parliamo di quell’energia elettrica che viene immessa nella rete e prelevata successivamente. Tale energia scambiata è contabilizzata con il contributo in conto scambio pari – ad oggi – a circa 11 centesimi per chilowattora.
Diverso sistema per il ritiro dedicato. Questo prevede che l’energia elettrica immessa in rete venga venduta al prezzo zonale orario indicato sul sito del GME. Ad oggi il prezzo è di 7 centesimi negli orari di produzione dell’impianto fotovoltaico. Di conseguenza il corrispettivo ottenuto con il ritiro dedicato è inferiore a quello previsto dallo scambio sul posto con una differenza di 4 centesimi ossia il 35%.
Una svolta importante con riferimento alle politiche energetiche che prenderà il via il 29 maggio 2025. Non dovranno preoccuparsi coloro che hanno già attivo un impianto fotovoltaico perché per loro continuerà ad essere previsto lo scambio sul posto per quindici anni dalla data di attivazione. Tutti gli altri dovranno sbrigarsi a procedere con l’installazione o superando la data del 29 maggio perderanno la convenienza dell’incentivo.
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