Bonus Caldaia, come richiederlo e come funziona con e senza ristrutturazione della casa

Il bonus caldaia è sicuramente uno dei più amati dalle famiglie italiane visti gli attuali costi per sostituire le caldaie. Vediamo, allora, nei dettagli come funziona e come chiederlo a seconda delle proprie necessità.

Il Governo di Giorgia Meloni anche quest’anno, con la nuova legge di Bilancio 2025, in quanto a bonus e agevolazioni non si è proprio risparmiato. Tra i tanti benefici di cui si può fruire per quest’ anno c’è anche il bonus caldaia: uno dei più attesi e apprezzati da tante famiglie visti gli attuali costi per il cambio di una semplice caldaia.

caldaia dentro un mobiletto in una stanza vicino ad una finestra
Bonus Caldaia, come richiederlo e come funziona con e senza ristrutturazione della casa/Karmek.it

Il bonus caldaia è stato pensato per aiutare le famiglie a migliorare l’efficientamento energetico delle proprie abitazioni senza farsi carico di tutte le spese che, talvolta, possono essere alte. L’Unione Europea fa sempre più pressioni affinché gli Stati membri si adeguino, quanto prima, alle direttive “green”.

Infatti – semmai ce ne fossimo dimenticati – entro il 2030 tutti gli edifici dovranno essere almeno di classe energetica E ed entro il 2033 la classe energetica da raggiungere sarà la D. Inoltre entro il 2050 dovremo raggiungere l’ambizioso obiettivo di azzerare del tutto le emissioni e le nostre case, ci piaccia o no, sono parte del problema.

Per una famiglia, tuttavia, sarebbe impensabile farsi carico di tasca propria di tutte queste spese che, tra una cosa e l’altra, potrebbero anche superare i 50mila euro. L’Esecutivo, dunque, ha messo in campo diversi bonus tra cui, appunto il bonus per la sostituzione della vecchia caldaia con una nuova che consumi meno e sia più sostenibile.

Bonus caldaia: come funziona

Via libera anche per il 2025 al bonus caldaia: una preziosa agevolazione per aiutare le famiglie a migliorare l’efficienza energetica delle proprie case e ridurre l’impatto sull’ambiente. Ma come funziona e quanto si può ottenere?

banconote di euro di vari tagli
Bonus caldaia: come funziona/Karmek.it

Partiamo con il precisare che non è più possibile ottenere il bonus caldaia sotto forma di sconto in fattura: l’unica modalità con cui si può fruire dell’agevolazione è la detrazione fiscale. Nel 2025 di può beneficare di una detrazione fiscale del 50% su un tetto massimo di 96.000 euro tramite l’Ecobonus. Tale importo si riferisce, però, solo all’abitazione principale.

Per le seconde case si può detrarre il 36% su un tetto massimo di spesa pari a 30.000 euro. In entrambi i casi si beneficerà della detrazione fiscale che verrà ripartita in 10 quote annuali di pari importo. Da notare: per fruire di questo beneficio si deve acquistare una caldaia non a gas e almeno di classe energetica A. Da quest’anno, infatti, non saranno più erogati incentivi per caldaie a gas.

Laddove, però, non si volessero intraprendere lavori di ristrutturazione e, dunque, non ci si avvalesse dell’Ecobonus, si potrà comunque ricevere un aiuto per il solo acquisto di una nuova caldaia tramite il Conto Termico. Con questa opzione si può coprire fino al 65% delle spese sostenute per sostituire una vecchia caldaia a gas con una caldaia a biomassa, legna, pellet o una caldaia ibrida a pompa di calore.

Bonus caldaia: come richiederlo

Come puntualizzato nel paragrafo precedente, anche quest’anno sarà possibile ricevere un forte aiuto da parte del Governo per il cambio di una vecchia caldaia a gas con una nuova caldaia che sia più efficiente e impatti meno sul Pianeta. Il bonus può essere fruito sia in caso di lavori di ristrutturazione di un immobile sia nel caso si voglia solo sostituire la vecchia caldaia.

foglio di carta con sopra una penna, una calcolatrice e una graffetta
Bonus caldaia: come richiederlo/Karmek.it

Il bonus caldaia è fruibile, come spiegato sopra, solo sotto forma di detrazione fiscale. Per ottenere la detrazione fiscale occorre presentare la dichiarazione dei redditi compilando un modello 730 o il modello Unico. Nel caso del 730 precompilato sarà necessario entrare nella sezione IIIA, dove si troverà la voce per le spese relative agli interventi di recupero del patrimonio edilizio.

In questa sezione bisognerà inserire l’anno in cui è stata cambiata la caldaia, la spesa totale, il numero dell’immobile con i relativi dati catastali e le eventuali rate con cui si è fatto il pagamento. Fondamentale che il bonifico utilizzato per il pagamento sia un bonifico parlante: deve, cioè, contenere tutte le informazioni richieste dalla normativa vigente altrimenti non sarà ritenuto valido.

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