Scopriamo i requisiti per ottenere il reddito di libertà dedicato alle donne nel 2025 dopo che la misura è stata nuovamente finanziata.
Il 4 marzo in Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il Decreto interministeriale firmato lo scorso 2 dicembre 2024 che stabilisce la ripartizione di 30 milioni di euro del Fondo per il reddito di libertà per le donne vittima di violenza.

Dieci milioni all’anno per il 2024, 2025 e 2026, queste le risorse stanziate dal provvedimento che fissa un sussidio dedicato alle donne vittime di violenza. L’obiettivo è sostenerle economicamente in un percorso di recupero di una libertà che è stata loro negata durante il periodo in cui hanno subito i soprusi fisici o psicologici. Lo Stato sa che non è semplice recuperare l’autonomia socio-economica e psicologica e ha attivato questo aiuto proprio per dare un supporto nella ricostruzione della propria vita.
La conferma del rifinanziamento arriva nel momento in cui il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto sul Delitto di femminicidio che introduce la penale di femminicidio che viene sanzionata con la pena dell’ergastolo. Una decisione resa necessaria considerando i livelli raggiunti in Italia dalla violenza sulle donne. Il provvedimento introduce anche altri interventi normativi per contrastare la violenza e per aiutare le donne ad uscire da situazioni tragicamente pericolose.
Nuovo importo del reddito di libertà per le donne vittime di violenza
Nella Circolare INPS del 5 marzo 2025 si legge che l’importo del reddito di libertà è stata aumentato da 400 a 500 euro tenendo conto dell’inflazione. Non solo, le donne che precedentemente hanno visto negare l’erogazione del sussidio possono ora inoltrare nuovamente domanda grazie al rifinanziamento della misura. La richiesta si potrà inoltrare fino al 18 aprile compilando il Modulo INPS SR208 e consegnandolo al proprio Comune di residenza.

L’amministrazione verificherà i requisiti e trasmetterà la domanda all’ente di previdenza sociale. L’INPS assegnerà un codice univoco e stilerà le graduatorie. Per inoltrare domanda bisognerà avere la residenza in Italia, essere seguite da un centro anti-violenza riconosciuto oppure dai servizi sociali ed essere in una situazione di bisogno economico attestata dai servizi sociali professionali. In più occorrerà avere l’attestazione del percorso di fuoriuscita dalla violenza. La documentazione dovrà essere presentata contestualmente alla consegna del modulo.
Ritorniamo un attimo sulle tempistiche per inoltrare domanda di accesso al reddito di libertà. Ci sono due fasi da considerare. La scadenza del 18 aprile riguarda le donne che hanno già presentato domanda in passato ed erano rimaste fuori dalle erogazioni per insufficienza di fondi. Per tutte le altre la richiesta di sussidio potrà essere inoltrata durante tutto l’anno, fino al 31 dicembre. Chi rientrerà in graduatoria riceverà i 500 euro ogni mese direttamente sul conto corrente. Ricordiamo che la misura è compatibile con l’Assegno di Inclusione e altri strumenti di sostegno al reddito ma non con altre misure di assistenza economica dalle stesse finalità.