Bonus ristrutturazione ridotto del 50%: le nuove regole per il 2025

Brutte notizie per chi intende approfittare del Bonus ristrutturazione. In alcuni casi verrà ridotto del 50% secondo le nuove regole 2025.

I Bonus edilizi sono sempre meno allettanti per gli italiani. L’esigenza di riqualificare casa non è accompagnata da aiuti economici importanti e significativi che diano realmente sollievo alle tasche dei cittadini. E le misure esistenti vengono modificate risultando poco convenienti di anno in anno.

Uomo preoccupato tiene gli occhiali
Bonus ristrutturazione ridotto del 50%: le nuove regole per il 2025 (Karmek.it)

La spinta alla riqualificazione energetica per seguire le direttive Europee che vogliono gli immobili in classe E entro il 2030 e in classe D entro il 2033 non è sostenuta da aiuti concreti per i cittadini che devono spendere migliaia e migliaia di euro per migliorare l’abitazione e salire di classe energetica. Gli italiani sperano che arrivino presto dei Bonus più efficaci rispetto a quelli attualmente attivi. La detrazione permette di recuperare parte della spesa ma nel tempo, anticipando l’importo per sostenere gli interventi.

E parliamo di 35 mila euro minimo per salire di un paio di classi o forse qualcosa in più. Tra pannelli solari, caldaia ecologica a biomassa, cappotto termico, infissi nuovi c’è da svuotare i conti correnti e da indebitarsi per effettuare tutti i lavori per una casa green. La cessione del credito e lo sconto in fattura erano soluzioni salva-portafoglio ma sono state cancellate e la detrazione aiuta poco se manca la liquidità o non si può chiedere un prestito. Bisogna considerare che la maggior parte delle persone paga un mutuo per questo immobile da riqualificare.

Le novità 2025 del Bonus Ristrutturazione

Come se non bastasse la Legge di Bilancio 2025 ha ridotto le aliquote dei Bonus edili anche se fortunatamente solo per le seconde casa. Il Bonus ristrutturazione, nello specifico, è rimasto del 50% solo per le abitazioni principali ed è sceso al 36% per le altre abitazioni. Il prossimo anno ci sarà un’ulteriore riduzione ma già quest’anno va peggio per i proprietari dell’immobile abitazione principale destinato ad uso promiscuo. Parliamo delle case dove si svolge anche l’attività lavorativa, professionale e/o d’impresa.

Donne sul divano che parlano
Le novità 2025 del Bonus Ristrutturazione (Karmek.it)

Nell’articolo 16 bis del TIUR si legge che per gli interventi realizzati su unità immobiliari residenziali adibite promiscuamente all’esercizio dell’arte o della professione ovvero all’esercizio dell’attività commerciale la detrazione spettante è ridotta al 50 per cento. Ipotizziamo una spesa di 60 mila euro. Si potrà scaricare al 50% solamente la metà, 30 mila euro. Capita, ad esempio, allo psicologo che usa una stanza di casa per svolgere la professione. Il lavoro autonomo occasionale, invece, prevede redditi diversi non rientranti nella spesa di quelli di impresa o professione. Di conseguenza le prestazioni occasionali sono irrilevanti e l’abitazione non sarà considerata ad uso promiscuo evitando il dimezzamento.

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