Adesso puoi andare in pensione a 61 anni: attenzione hai poco tempo per inviare la domanda

Non tutti sanno che è possibile anticipare il pensionamento a 61 anni grazie a Quota 97,6, ma guai a perdere tempo: la scadenza per la domanda è imminente.

Andare in pensione a soli 61 anni e qualche mese sembrerebbe, oggi come oggi, un sogno irrealizzabile. E invece per molti italiani potrebbe diventare presto realtà. Come? Grazie alla cosiddetta Quota 97,6, una vera e propria opportunità per chi ha svolto lavori usuranti. Ma in questo caso sono i dettagli a fare la differenza…

Pensione a 61 anni
Adesso puoi andare in pensione a 61 anni: attenzione hai poco tempo per inviare la domanda. (Karmek.it)

Quota 97,6 è una misura pensata per coloro che hanno svolto lavori particolarmente faticosi e rischiosi, per esempio nelle miniere o in ambienti con temperature estreme, o mansioni notturne che comportano stress fisico e mentale. In pratica, questa quota consente ai lavoratori di andare in pensione anticipata, con un’età anagrafica di almeno 61 anni e 7 mesi, purché abbiano accumulato almeno 35 anni di contributi. Vediamo nel dettaglio come funziona e chi può beneficiarne.

In pensione a 61 anni: un’opportunità ma non per tutti

Come accennato, le professioni che possono accedere a Quota 97,6 sono specifiche e includono lavori usuranti come quelli nelle gallerie e nelle cave, ma anche chi lavora a turni notturni per un numero significativo di notti all’anno. Non tutti possono usufruirne: la misura è riservata a chi ha svolto le mansioni indicate per almeno metà della propria vita lavorativa, o per almeno 7 anni negli ultimi 10 di carriera.

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Perché un ragno sceglie casa nostra per tessere la sua ragnatela? – karmek.it

Ma soprattutto c’è un dato cruciale da tenere bene a mente: per non rischiare di perdere questa chance, occorre inviare la domanda all’INPS entro il 1° maggio 2025. Chi soddisfa i requisiti di cui sopra, farebbe bene a mettersi subito in moto, pena il rischio di dover rinviare il pensionamento. E’ importante sottolineare che l’invio della domanda all’INPS non è una formalità: solo con il riconoscimento dei requisiti si può davvero accedere a questa misura, e il ritardo nella presentazione potrebbe comportare una posticipazione del pagamento dell’assegno, o addirittura l’esclusione da questa modalità di congedo dal lavoro.

Inoltre, è fondamentale sapere che l’accesso a Quota 97,6 può variare a seconda della categoria di lavoratore. Per esempio, i lavoratori autonomi devono raggiungere un’età minima di 62 anni e 7 mesi, mentre per i lavoratori subordinati con requisiti simili, l’età richiesta è di 61 anni e 7 mesi. Inoltre, la differenza tra chi ha lavorato di notte per almeno 77 notti all’anno e chi ha svolto turni più brevi incide sul calcolo finale della “quota” per la pensione, con un lieve aumento per chi ha lavorato con un’intensità maggiore. Fermo restando che i lavoratori che non rientrano nei criteri di Quota 97,6 potrebbero comunque beneficiare di altre opzioni di pensionamento anticipato, come Quota 98,6 o 99,6.

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