In caso di sostituzione della vecchia caldaia ci sono due misure da poter richiedere, l’Ecobonus e il Conto Termico. Qual è preferibile?
Aiuti a metà ma sempre aiuti sono. I Bonus edilizi seppur non convincendo al 100% solo l’unico modo per poter recuperare parte della spesa effettuata per interventi di riqualificazione energetica in casa.

La speranza degli italiani è che vengano attivati nuovi Bonus che realmente possano aiutare a sostenere la spesa per interventi di riqualificazione energetica dell’immobile secondo direttive europee. In realtà questa speranza non è vana, il Governo e anche l’UE sanno bene che per raggiungere realmente l’obiettivo di un continente più green i cittadini vanno aiutati. In Italia il 70% del parco immobiliare si trova in classe F o G, le più basse che tra pochi anni diventeranno quasi “illegali” perché troppo inquinanti.
Dove anche ci sia la volontà delle famiglie di seguire la transizione energetica mancano i soldi rendendo le buone intenzioni vane. I Bonus edilizi attualmente attivi prevedono solo la detrazione con recupero della spesa in dieci anni. Significa dover intanto pagare tutti gli interventi e poi ottenere il rimborso dilazionato nel tempo. Vale per l’Ecobonus ma non per il Conto Termico. Che questa seconda misura sia più conveniente?
Conto Termico e Ecobonus, tiriamo le somme
Per la sostituzione della vecchia caldaia è possibile usufruire sia dell’Ecobonus che del Conto Termico. La prima misura ammette all’incentivo la sostituzione degli impianti di climatizzazione esistenti e prevede una detrazione del 50% con rimborso in dieci anni per installare impianti ad alta efficienza energetica. Si può richiedere solo se in sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento si installerà un impianto a pompa di calore, con generatore a biomassa, geotermico a bassa entalpia o un sistema ibrido.

Parliamo di sistemi meno inquinanti che permetteranno di ridurre i consumi – con conseguenti bollette dagli importi più bassi – e di aumentare la classe energetica dell’immobile. Volendo installare, ad esempio, uno o due condizionatori al posto del vecchio impianto si potrà richiedere l’Ecobonus ma solo se i nuovi impianti soddisferanno i requisiti minimi di prestazione indicati nel Decreto del 6 agosto 2020.
Il Conto Termico a differenza dell’Ecobonus permette di avere un rimborso quasi immediato della spesa sostenuta, senza ricorrere alle dichiarazioni fiscali. Si può accedere alla misura installando impianti che migliorano l’efficienza energetica dell’abitazione. La detrazione ad oggi è pari al 65% ma bisogna sottolineare che l’aiuto è in fase di ridefinizione. A breve verranno comunicate le nuove regole e solo allora si potranno comparare le due misure per capire quale conviene maggiormente. Siamo in attesa dell’approvazione del decreto e poi serviranno massimo 60 giorni per conoscere le regole operative.