Mentre mangiavo l’insalata sentivo che l’olio d’oliva era piccante: ecco cosa stava succedendo

Se l’olio extravergine d’oliva è un po’ piccante, è andato a male o è una cosa normale? Quando ti capita di avvertire questo pizzicore, ecco cosa vuol dire.

L’olio extravergine d’oliva è il condimento per eccellenza e sta bene davvero su tutto. Inoltre lo usiamo anche per cucinare e quindi potremmo definirla una delle materie prime più preziose del nostro Paese. Gli oli non sono tutti uguali e forse solo il palato più attento può accorgersi delle tantissime sfumature di sapore che l’olio può avere.

Versare olio d'oliva nella ciotolina e olive
Mentre mangiavo l’insalata sentivo che l’olio d’oliva era piccante: ecco cosa stava succedendo – karmek.it

Ma quando è piccante, insomma, tutti percepiamo che pizzica. Ad alcune persone può dare fastidio mentre per altre è, tutto sommato, piacevole. Ci si chiede se l’olio è andato a male, se non è stato conservato correttamente oppure se è tutto normale. Ed ecco cosa bisogna sapere quando l’olio diventa piccante senza un motivo apparente.

Perché l’olio d’oliva diventa piccante: ecco cosa lo fa assumere il sapore “pungente”

In molti pensano che quando l’olio extravergine d’oliva è piccante sia andato a male e che questo sia un difetto ma in realtà non è così, tutt’altro. È infatti un pregio caratteristico proprio dell’olio nuovo che ha questo particolare sapore amaro.

Versare l'olio dalla bottiglia nella ciotola con pomodori, olive, formaggio, insalata
Perché l’olio d’oliva diventa piccante: ecco cosa lo fa assumere il sapore “pungente” – karmek.it

L’amaro è dovuto ai composti fenolici presenti nell’olio che garantiscono anche il valore nutrizionale e permettono di conservarlo per lungo tempo. Questo composti sono antiossidanti, cioè proteggono l’olio dal processo di ossidazione che lo farebbe diventare rancido. L’amaro dell’olio dipende dal tipo di oliva che si utilizza, dal processo di molitura e dal suo grado di maturazione.

Delle recenti ricerche scientifiche hanno dimostrato che olive molite non maure al 100% permettono di ottenere un prodotto di qualità molto elevata rispetto ad anni fa quando invece il sapore dell’olio era sin da subito dolce (dovuto al fatto che le olive molite erano molto mature).

Quindi in realtà raccogliere le olive prima, quando non sono ancora mature del tutto, porterà ad ottenere un olio più amaro (e quindi con più presenza di antiossidanti e conseguenti benefici per la nostra salute). E se invece l’olio pizzica, e lo avvertiamo tale per esempio quando mangiamo un’insalata o delle bruschette, insomma quando condiamo qualcosa a crudo, non dobbiamo allertarci e pensare che sia andato a male.

Anche la piccantezza dell’olio è dovuta all’elevata presenza di polifenoli nell’olio di oliva. Quindi il sapore amaro e piccante dell’olio è in realtà indice di qualità e per noi è un aspetto davvero positivo. Stiamo mangiando un “superfoods”, potremmo dire, dato che i polifenoli contenuti nell’olio hanno proprietà antiossidanti, antitumorali e proteggono da malattie cardiovascolari.

E anche se poi con il tempo il piccante tende a sparire, l’olio, soprattutto se di elevata qualità, manterrà intatte le sue proprietà organolettiche a lungo. Quindi non c’è da allarmarsi quando l’olio ha questo sapore, anzi vuol dire che abbiamo acquistato un prodotto eccellente!

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