Il Superbonus è stato per molti contribuenti un’irripetibile opportunità, ma c’è anche chi ne sta facendo le spese e si ritrova in un vero e proprio incubo: ecco perché.
Doveva essere un aiuto senza precedenti per il rilancio dell’edilizia e la riqualificazione degli edifici, ma in molti casi qualcosa è andato storto. Il Superbonus 110% ha portato a un boom di cantieri, con impalcature e ponteggi ormai parte del paesaggio urbano. Interi quartieri sono diventati scenari di lavori in corso, tra operai al lavoro, materiali accatastati e reti di protezione. Ma dietro questa rivoluzione edilizia si cela un problema inquietante, una conseguenza inattesa che sta mettendo in allarme migliaia di cittadini.
Le impalcature non sono solo strumenti per ristrutturare facciate e tetti, ma possono trasformarsi in pericolose vie d’accesso per malintenzionato. Di giorno sono il passaggio degli operai, di notte diventano qualcosa di molto diverso. Ed è qui che scatta l’allarme lanciato dal Codacons. Dalle metropoli ai piccoli centri, i dati parlano chiaro: i furti in appartamento sono aumentati in modo significativo nelle zone dove gli edifici sono avvolti da impalcature. L’accesso ai piani alti, un tempo difficile e rischioso per i ladri, è oggi incredibilmente semplice grazie ai ponteggi, che permettono di raggiungere finestre e balconi senza sforzo.
La situazione è aggravata dal fatto che molti cantieri rimangono incustoditi nelle ore serali e nei fine settimana. Inoltre, gli operai che vi lavorano spesso non conoscono tutti i loro colleghi, rendendo più facile per eventuali malintenzionati fingersi lavoratori e muoversi indisturbati. E oltre al danno economico e psicologico per le vittime, c’è anche la questione della responsabilità. Se le impalcature non sono adeguatamente protette, chi risponde dei furti?
Secondo la giurisprudenza, l’impresa edile può essere ritenuta responsabile se non ha adottato le necessarie misure di sicurezza. L’articolo 2043 del Codice Civile stabilisce che chi causa un danno per negligenza è obbligato a risarcire. Anche i condomìni, tuttavia, possono essere coinvolti. L’articolo 2051 del Codice Civile impone a chi ha la custodia di un bene di garantire che esso non causi danni. Se l’amministrazione condominiale non ha predisposto adeguate misure di protezione, potrebbe essere chiamata a risarcire i condomini derubati.
Come proteggersi? Per ridurre i rischi, gli esperti consigliano di adottare alcune misure di sicurezza efficaci. Tra queste:
Se si subisce un furto facilitato dalla presenza di impalcature, il primo passo è denunciare immediatamente l’accaduto alle forze dell’ordine. Sarà fondamentale raccogliere prove come filmati di videosorveglianza o testimonianze. Successivamente, si potrà valutare un’azione legale contro l’impresa edile o il condominio se si dimostra una negligenza nella gestione della sicurezza. Anche per i bonus edilizi vale l’antico detto “prevenire è meglio che curare”…
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