Bevanda contenente succo d’arancia più consumata e conosciuta al mondo, la Fanta non può godere del titolo di “aranciata” per legge: la ragione potrebbe farvi propendere per alternative meno conosciute.
Il gruppo Coca-Cola può essere considerato il Mc Donalds delle bevande. Se infatti in patria vengono preferite altre bevande come la Pepsi, la Dr Pepper e la Royal Crown Cola, nel resto del mondo la Coca-Cola rimane la bevanda più conosciuta e consumata. Potrebbe trattarsi solo di una questione di gusti, ma di certo l’assordante campagna pubblicitaria ed il marketing più accattivante hanno giocato un ruolo determinante.

Lo stesso vale per le sorelle della bevanda principale della compagnia, visto che sia la limonata (la Sprite) che l’aranciata (la Fanta) prodotte dalla Coca-Cola sono ampiamente più in vista e consumate di quelle della concorrenza. Ma siamo sicuri che si tratti solo di una questione di preferenza da parte degli acquirenti?
La domanda sorge spontanea nel conoscere il motivo per cui nell’etichetta della Fanta (la bevanda al gusto d’arancia della compagnia americana) non solo non c’è scritto che si tratta di un’aranciata ma non può essere riconosciuta come tale in base alle leggi italiane.
Perché la Fanta non può essere considerata né chiamata aranciata
Il primo campanello d’allarme dovrebbe accendersi una volta assaggiata la Fanta. La bevanda ha sicuramente un gusto molto dolce e anche rinfrescante, ma è difficile riscontrare una somiglianza con quello di un’arancia. Si potrebbe pensare che è dovuto all’eccesso di zucchero e ingredienti aggiuntivi che ne alterano il gusto ed in parte è così, ma non solo.

Se non ci avete mai fatto caso (anche perché fino a qualche anno fa la scritta campeggiava in bella vista sotto al nome), vi basta fare un giro nel reparto bevande di un qualsiasi supermercato per notare che in tutte le bevande al gusto d’arancia presenti c’è la denominazione aranciata, ad eccezione della Fanta, ma per quale motivo? Non è anche questa a base di arance?
La differenza sta proprio in questo, secondo le norme attuali per essere considerata aranciata una bevanda a base di arance deve contenere almeno il 20% di succo d’arancia, mentre la Fanta ne contiene solamente il 12%. Insomma se scegliete la Fanta perché convinti di poter beneficiare delle proprietà tipiche delle arance allora fareste meglio a guardare altrove oppure optare per una bella spremuta fatta in casa.
Se invece ciò che vi piace è il sapore della Fanta al di là di quale sia la composizione della bevanda, beh, allora non c’è alcun motivo per non farlo, basta che poi non diciate di aver bevuto un’aranciata.