Accendiamo i riflettori su Opzione Donna, lo scivolo di pensionamento confermato nel 2025 dedicato alle lavoratrici.
Tra le possibilità di pensionamento anticipato c’è Opzione Donna. Volendo approfittare della misura bisogna agire in fretta ed evitare di superare la scadenza per l’invio delle domande. Il rischio è restare a lavoro più a lungo.
In attesa della Riforma delle Pensioni sono state confermate le misure di pensionamento anticipato attive nel 2024 ossia Opzione Donna, l’APE Sociale e Quota 103. I lavoratori devono accontentarsi di questi scivoli in attesa di modifiche al sistema previdenziale anche se, considerando la situazione in Italia, forse non sarebbe male sperare che il cambiamento non arrivi mai. Avete mai pensato che se mai il Governo dovesse arrivare veramente a definire la Riforma potrebbe portare conseguenze negative per i cittadini?
L’inverno demografico, le poche risorse, l’invecchiamento della popolazione lasciano pensare che sarebbe meglio se il numero di pensionati non aumentasse rapidamente. Se i giovani sono pochi così come i lavoratori chi pagherà i milioni e milioni di assegni pensionistici che nel tempo diventeranno sempre di più? Evitiamo di pensare al futuro e fermiamoci a ragionare sul presente e sulle attuali possibilità di pensionamento anticipato. Alcune misure hanno già subito dei cambiamenti (in peggio) e altre sono nate con caratteristiche che non favoriscono i lavoratori. Tra queste Opzione Donna.
Guida ad Opzione Donna: requisiti, condizioni e domanda
Opzione Donna permette il pensionamento anticipato alle caregiver da almeno sei mesi, alle invalide con percentuale minima del 74% e alle impiegate in aziende in stato di crisi/disoccupate che hanno accumulato almeno 35 anni di contributi. Per quanto riguarda il requisito anagrafico servono 61 anni per andare in pensione se non si hanno figli, 60 anni con un figlio e 59 anni con due o più figli. Condizione necessaria è accettare il sistema di calcolo contributivo pur avendo iniziato a maturare contributi prima del 1996.
Significa per alcune lavoratrici acconsentire ad avere un taglio dell’assegno pensionistico anche del 30% rispetto l’importo che si otterrebbe rinunciando all’anticipo della pensione. Chi ha molti contributi maturati al 31 dicembre 1995 sarà più svantaggiata perché dovrà rinunciare al calcolo retributivo o misto. Un compromesso a cui scendere, dunque, per lasciare il mondo del lavoro prima dei 67 anni. In pensione prima ma con un assegno più basso. Da considerare anche la finestra di decorrenza, 12 mesi per le dipendenti e 18 mesi per le autonome.
Passiamo all’inoltro della domanda di pensionamento. L’INPS ha annunciato con il messaggio 502 del 2025 l’apertura della procedura online per inviare richiesta di accesso ad Opzione Donna. Le interessate possono avviare l’iter telematicamente accedendo al portale INPS tramite credenziali digitali oppure rivolgendosi ad un CAF o patronato o chiamando il Contact Center (803 164 da rete fissa e 06 164 164 da rete mobile). Le lavoratrici che matureranno i requisiti entro il 31 dicembre 2025 possono inviare domanda durante tutto l’anno. Per le lavoratrici del comparto scuola la domanda dovrà essere inoltrata entro il 28 febbraio 2025.
