Dimentica i termosifoni tradizionali: in questi ambienti tutti usano i radiatori ad infrarossi

I termosifoni tradizionali possono essere sostituiti dai radiatori ad infrarossi in alcuni ambienti per beneficiare di diversi vantaggi.

Prima di compiere il passo bisogna informarsi e capire se la sostituzione è possibile e quali sono i vantaggi di cui approfittare. Una mossa falsa potrebbe costare caro, meglio approfondire l’innovativo sistema di riscaldamento.

Termosifone e donna con pollice verso
Dimentica i termosifoni tradizionali: in questi ambienti tutti usano i radiatori ad infrarossi (Karmek.it)

Usare i termosifoni per riscaldare le stanze significa ricevere bollette onerose eppure i caloriferi rappresentano il sistema di riscaldamento ad oggi più frequente nelle case e negli uffici. Cambiarlo, infatti, significherebbe spendere grosse cifre per una valida alternativa anche se l’investimento iniziale verrebbe recuperato nel tempo grazie ad una riduzione dei consumi optando per metodi ad alta efficienza energetica. Bisogna considerare, poi, che i termosifoni hanno dei difetti importanti.

Fanno circolare nell’aria polveri contenenti sostanze nocive ossia i Composti volatili organici, seccano l’aria con conseguente aumento del rischio di sviluppare mal di testa, irritazioni alle mucose e fastidi a livello respiratorio e generano una dispersione di calore dato che il caldo sale verso il soffitto creando dei ristagni d’aria. Insomma, i benefici scegliendo un altro metodo di riscaldamento saranno molteplici ma quale sistema scegliere? Molte persone sono incuriosite dai radiatori ad infrarossi, riscaldamenti che convertono la corrente elettrica in radiazioni di calore.

Come funzionano i radiatori ad infrarossi e quando usarli

Il riscaldamento a infrarossi si basa sul principio che le radiazioni emesse da ogni corpo con temperatura superiore allo zero assoluto si trasmesse alle molecole di una superficie assorbente provocando un incremento dell’energia cinetica aumentando la temperatura. L’irraggiamento si emette artificialmente nei radiatori ad infrarossi tramite una lampada o un pannello riscaldante, viene assorbito dalle superfici presenti nell’ambiente e convertito in calore senza essere un pericolo per la salute (come avviene, invece, per i raggi ultravioletti del Sole).

Tecnico toglie il termosifone
Come funzionano i radiatori ad infrarossi e quando usarli (Karmek.it)

Nel sistema ad infrarossi i corpi solidi, dunque, vengono irraggiati nell’ambiente e riscaldano ogni superficie con cui entrano in contatto. Proprio questa è la differenza con i radiatori tradizionali. Quelli ad infrarossi riescono a riscaldare direttamente le superfici senza dover prima riscaldare l’aria mentre quelli tradizionali producono calore per convezione, riscaldano l’aria e poi questa riscalda le persone. C’è un passaggio in più che determina uno “spreco” di energia che non troviamo nei pannelli ad infrarossi.

Ecco perché quest’ultimi vengono considerati più efficienti ma bisogna sottolineare che proprio per le loro caratteristiche i radiatori ad infrarossi non riescono a sfruttare l’inerzia termica dell’aria e, dunque, dovranno rimanere sempre accesi per avere calore nell’ambiente. Significa avere un costo elevato in bolletta. Si evince, quindi, che i sistemi ad infrarossi sono preferibili in particolari applicazioni come in uffici e ambienti industriali per riscaldare solo la postazione di un operatore oppure durante i periodi di inizio o fine stagione quando il riscaldamento centralizzato non è ancora attivo o ancora nei piccoli spazi poco frequentati come può essere un bagno, un ripostiglio oppure la cabina armadio.

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