La canna fumaria è un elemento fondamentale della stufa a pellet. Procede in modo diverso potrebbe significare rischiare grossi guai.
Non seguire le regole condominiali significa incorrere in sanzioni e denunce che potrebbero far finire in galera in base al reato commesso. Bisogna rispettare le direttive soprattutto quando c’è in gioco la sicurezza propria e degli altri condomini.
La stufa a pellet è l’alternativa ai termosifoni più scelta dalle famiglie italiane. Permette di riscaldare casa risparmiando in bolletta e aiutando l’ambiente dato che garantisce un contenimento delle emissioni nocive dannose per il Pianeta. Un elemento fondamentale della stufa è la canna fumaria. Serve per espellere i fumi dall’abitazione allontanando i rischi di incendi o intossicazioni da monossido di carbonio.
Ecco perché la stufa a pellet senza canna fumaria non è a norma a meno che non si utilizzino valide alternative. In assenza di canna fumaria, infatti, dovrà essere installato un tubo di scarico in acciaio di circa 8 centimetri che si collega al tetto ed è dotato di fungo terminale in uscita dalla copertura. Grazie ad una ventola elettrica i fumi saranno aspirati ed espulsi tramite tiraggio forzato. Se si abita in un condominio di quali autorizzazioni si avrà bisogno?
La vita in condominio è limitata da un regolamento atto a gestire il viver comune. Questo permette ai condomini di distaccarsi dalla caldaia centralizzata e di installare un sistema di riscaldamento autonomo come la stufa a pellet a condizione che prima della realizzazione venga discusso il cambiamento. Compito del proprietario dell’abitazione sarà quello di verificare che l’installazione della stufa a pelle senza canna fumaria sia possibile e che il tubo prima citato possa essere realmente montato con scarico terminale sul tetto.
La normativa UNI 10683 del 2012, infatti, ha vietato lo scarico dei fumi orizzontale a parete essendo pericoloso soprattutto in un condominio. Questa stessa normativa prevede che i fumi prodotti dalle stufe a pellet siano convogliati verso il proprio tubo o la propria canna fumaria indipendente senza andare ad utilizzare quella condominiale.
Consultare un tecnico specialista prima dell’acquisto è fondamentale per verificare che tutte le norme possano essere rispettate e che la stufa possa essere installata in sicurezza. In caso di danni, altrimenti, si sarà costretti a risarcire i condomini e si correrebbe il rischio di beccarsi una denuncia. Solo dopo aver appurato la validità del progetto questo potrà essere presentato all’amministratore condominiale che darà l’approvazione ai lavori.
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