Il 27 febbraio viene pagato il rinnovo dell’Assegno di inclusione, ma questa volta non sarà per tutti.
L’Assegno di Inclusione è una misura di sostegno economico prevista dal governo italiano per aiutare tutte quelle persone e, quindi anche le famiglie in situazioni di disagio economico e sociale. È stato introdotto con la Legge di Bilancio 2023 per sostituire il Reddito di Cittadinanza, con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale e il reinserimento nel mondo del lavoro.
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L’Assegno di Inclusione viene erogato a famiglie e individui che si trovano in condizione di difficoltà economica e che sono in grado di seguire un percorso di attivazione lavorativa e di inclusione sociale. Questa volta però non sarà per tutti, per diverse ragioni. Dal 27 febbraio 2025 sono richiesti alcuni requisiti che sono molto importanti soddisfare, altrimenti non verrà erogato nessun assegno. E forse dovrà cercare altro come supporto economico e assistenziale.
L’Assegno di Inclusione non è solo quello di fornire un aiuto economico, ma anche di favorire l’autosufficienza, l’inclusione sociale e la partecipazione attiva nel mercato del lavoro. Purtroppo, però, non è per tutti. Di seguito, quindi, troveremo quali sono questi requisiti.
Assegno di Inclusione: i requisiti per ottenerlo
Tra non molto verrà erogato l’Assegno di Inclusione, ma questa volta deve essere deve essere aggiornato l’ISEE 2025. È molto importante questo passaggio in quanto se il valore dell’ISEE è troppo alto la famiglia non avrà diritto all’assegno. L’ISEE considera sia il reddito che il patrimonio del nucleo familiare, quindi una situazione di reddito basso ma con un patrimonio elevato – come, ad esempio, avere una casa di proprietà – potrebbe far escludere alcune persone dall’assegno.
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Per beneficiare di questo assegno, in poche parole, è molto importante aver aggiornato l’ISEE entro e non oltre il 31 gennaio. Chi non lo ha fatto va incontro alla sospensione del pagamento. La prestazione verrà “congelata” fino al momento in cui non si effettua questo passaggio.
Non aver rinnovato l’Isee, quindi, non comporta la decadenza della prestazione, ma solo il blocco temporaneo dei pagamenti. Infatti, è molto importante effettuare questo passaggio – deve essere aggiornato al 2023 – non sarà possibile fare nessun’altra ricarica sulla carta.
Una volta rilasciato il nuovo Isee deve essere prima accertato il mantenimento dei requisiti e solo in seguito l’Assegno di inclusione verrà sbloccato e verranno pagati anche tutti gli arretrati.
Hai presentato l’ISEE entro il termine di scadenza ma non ti viene erogato l’Assegno? È molto probabile che la causa sia perché è elevato.
Nel dettaglio, ricordiamo che per godere dell’Assegno di inclusione è necessario soddisfare tutti questi requisiti:
- Isee non superiore a 10.140 euro;
- Il reddito non deve essere superiore a 6.500 euro, che aumenta a 8.190 euro nel caso dei nuclei composti esclusivamente da persone over 67 oppure con grave disabilità;
- Il patrimonio immobiliare non deve superare i 30.000 euro. Nel limite non è compresa la prima casa di proprietà, eccetto il caso in cui abbia un valore ai fini Imu superiore a 150.000 euro;
- nel caso del patrimonio mobiliare, il limite è di 6.000 euro. Questa soglia aumenta di 2.000 euro per ogni componente successivo al primo fino a un massimo di 10.000 euro.
Per saperne di più, in ogni caso, dovresti rivolgerti a diversi enti e strutture, a seconda della tua situazione.