La rivalutazione ha aumentato gli importi delle pensioni di reversibilità nel 2025. Quantifichiamo il cambiamento.
Ci sono novità da conoscere con riferimento alla pensione di reversibilità erogata ai superstiti di pensionati INPS e non riguardano unicamente gli importi erogati dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.
L’INPS non abbandona le famiglie dei lavoratori e dei pensionati nel momento in cui avviene un decesso. Nello specifico eroga la pensione indiretta ai superstiti di un contribuente non ancora pensionato ma con determinati versamenti previdenziali e la pensione di reversibilità ai pensionati percettori di assegno. Lo scopo è permettere ai superstiti di avere un’entrata a sostegno delle spese mensili evitando una perdita del tenore di vita.
Per ricevere la pensione di reversibilità, però, bisogna rispettare determinati limiti reddituali e sono previste riduzioni rientrando in determinate fasce economiche. In più l’INPS verserà una percentuale della pensione percepita dal defunto che dipenderà dal grado di parentela e dal numero dei superstiti. Ad esempio il 100% dell’importo spetta unicamente al coniuge in presenza di due o più figli a carico del de cuius prima del decesso. Dopo aver descritto in generale la pensione di reversibilità scendiamo nei dettagli delle novità 2025.
L’importo è aumentato dello 0,8% ossia la percentuale relativa alla rivalutazione 2025 in base al tasso di inflazione previsionale ISTAT calcolato sui primi nove mesi del 2024. A breve scopriremo il tasso definitivo ma l’ipotesi è che la differenza – se dovesse esserci – sarà minima. Per ora possiamo quantificare l’incremento in quello 0,8% che si traduce in pochissimi euro in più al mese.
Occorre tener conto, poi, che il meccanismo a scaglioni divide gli aumenti in base al reddito percepito. Significa che il 100% dell’inflazione spetterà unicamente a chi non supera 4 volte il trattamento minimo mentre se si hanno redditi tra 4 e 5 volte il minimo l’aumento sarà dello 0,72% (90% del tasso di inflazione) e con una pensione oltre 5 volte il minimo sarà dello 0,60% (75% del tasso).
Di conseguenza chi percepiva una pensione di reversibilità di 800 euro nel 2024, nel 2025 riceverà 806,4 euro. Come detto un aumento quasi insignificante. Nel 2025 salgono anche i limiti reddituali sempre per effetto della rivalutazione.
Secondo la normativa le riduzioni non si applicano se nel nucleo familiare sono presenti minorenni oppure persone con disabilità. Ricordiamo che chi deve inviare domanda per la pensione di reversibilità può collegarsi al sito INPS e accedere al servizio dedicato utilizzando le credenziali digitali (SPID, Carta di Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi).
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